Fotografia Food

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Schemi di illuminazione in food photography

Luce naturale oppure luce artificiale? Come gia' detto chi fotografa per professione si affida necessaraimente all'illuminazione flash eccetto pochissime situazioni in cui e' possibile utilizzare luce naturale. Adesso partiamo analizzando pochi schemi di illuminazione che tuttavia coprono il 99% delle esigenze di illuminazione.

Illuminazione posteriore al soggetto fotografato

Questo schema di illuminazione contempla una fonte di illuminazione posizionata tra 135 gradi e 225 gradi. Il 90% delle fotografie che vediamo in giro fanno riferimento a questo schema di illuminazione. Perche'? Perche' questa fonte di illuminazione crea un effetto di tridimensionalita' notevole e mette in evidenza la texture dell'oggetto. Le ombre vengono proiettate sul davanti del soggetto fotografato. Per mettere in evidenza la texture possiamo mantenere il soft-box in modo che illumini la superficie da valorizzare con luce radente. Mano a mano che l'oggetto diventa di grandi dimensioni ed ha una sezione frontale ingombrante le ombre che si creano sulla sezione frontale impongono di alzare la fonte di illuminazione. Per alleggerire le ombre che si creano si puo' utilizzare un pannello riflettente dal lato opposto a dove viene posizionata l'illuminazione principale. In tal modo parte della luce viene proiettata nella zona in ombra dell'oggetto. Stesso effetto si ottiene in fase dei sviluppo del file RAW aumentando l'esposizione nelle ombre (vedi Ligthroom o Photoshop); come regola generale e' decisamente meglio lavorare piu' possibile in macchina.

2 Fonti luminose posteriori simmetriche rispetto al soggetto

QUesto schema di illuminazione e' usata per fotografare oggetti simmetrici con una buona sezione frontale tipo bottiglie, hamburger, rosette di pane ecc ecc. Le fonti di illuminazione devono essere posizionate alla stessa distanza dal soggetto e simmetricamente ad esso. Un esempio e' dato dalla disposizione di 2 fonti a 90 gradi ed a 270 gradi. L'effetto generato accentua la profondita' e la tridimensionalita' del soggetto fotografo creando un graduale passaggio in ombra sul piano frontale e aumento graduale di luminosita' sui fianchi dell'oggetto.

1 Fonte luminosa laterale + pannello riflettente sul lato opposto

Per oggetti con dimensioni non trascurabili in alcune circostanze per non creare estese zone in ombra si preferisce utilizzare una illuminazione a 90 gradi. Questo genere di illuminazione permette di mettere in evidenza la texture dell'oggetto con passaggio graduale da luce ad ombra che crea un buon effetto di tridimensionalita'. Per alleggerire le ombre puo' essere utilizzato un pannello riflettente sul lato opposto alla fonte di illuminazione.

Fonte di illuminazione sotto il soggetto (Controluce a pavimento)

Utilizzata per dare l'illusione di avere oggetti che si staccano letteralmente da terra..... L'angolo di ripresa e' prevalentemente dall'alto. Nel caso di oggetti fotografati semitrasparenti tipo lattuga, la luce emessa da pavimento esalta la cromaticità del soggetto. Nel caso di superfici non traspararenti questo tipo di illuminazione ha senso soltanto con oggetti di piccole dimensioni in cui l'illuminazione dal pavimento genera una bella texture sull'intera superficie dell'oggetto. Per creare questo schema di illuminazione si pone il flash con diffusore wide sotto un vetro opalino ( per rendere uniforme la luce e' possibile utilizzare anche una pellicola opalina tipo cartaforno.

Fonte di illuminazione dietro a soggetti semitrasparenti

Si tratta di posizionare un soft-box dietro al soggetto da fotografare in modo che copra tutto lo sfondo. La fotocamera avra' un angolo di ripresa di 0 gradi. In tal modo il soggetto sara' illuminato in controluce pieno ed essendo semitrasparente illunminera' il soggetto esaltado le sue cromie. Lo sfondo risultera' completamente bruciato e per questo apparira' completamente bianco.